La voce ha ricominciato a girare vorticosamente: la Ferrari sta pensando ancora a Christian Horner, nonostante la conferma di Vasseur di mezza estate.
Sarebbe un colpo clamoroso, ma in fin dei conti logico perché già prima della conferma John Elkann aveva avuto molti dubbi sulla riconferma di Vasseur, anche se a luglio era stato ufficialmente smentito ogni contatto con l’ex team principal della Red Bull.
Se questa volta i rumors si trasformeranno in qualcosa di più lo sapremo presto. Anche se dopo il Capital Markets Day e il crollo in Borsa del titolo del Cavallino a Maranello hanno anche altre preoccupazioni.
Di sicuro Horner non basterebbe a risolvere il problema della Ferrari perché poi si ritroverebbe a lavorare con il gruppo tecnico voluto da Vasseur, un gruppo su cui i risultati di questa stagione hanno alimentato molti dubbi.
Horner diventerebbe un nuovo punto di partenza, l’ennesimo del dopo Todt… Ma non si potrebbe chiedergli di avere dei risultati fin dal 2026, stagione della rivoluzione per cui tutto è già stato programmato.
Il problema è che l’esplosione di queste nuove voci a poco più di due mesi dalla conferma di Vasseur sono la fotografia del momento Ferrari e della mancanza di fiducia che c’è nel team principal.
Non c’è weekend di corse in cui Hamilton e Leclerc non abbiano qualcosa da dire, anche se sarebbero stati proprio loro a convincere il presidente a confermare Fred.
La mancanza di risultati mentre tutti stanno progredendo è un dato di fatto inconfutabile e le spiegazioni di Vasseur ormai sono diventate un teatrino dell’assurdo. Ha il manuale delle scuse sempre a portata di mano e ormai, l’ho detto più volte, ha stravinto il Mondiale di arrampicata sui vetri.


